Il Taccuino: tanti nuovi libri in arrivo

Bentornati

Anche se chi lavora in un ufficio stampa in ferie non ci va praticamente mai….bentornati dalle ferie estive, amici del Taccuino! Si preannuncia infatti una grande ed intensa stagione letteraria ricca di novità. Tanti interessanti scrittori e libri da diffondere e da scoprire insieme mese per mese.

Non solo: tantissimi nuovi magazine, programmi radiofonici, caffé letterari, riviste cartacee, bloggers & book-bloggers, conduttori, contenutisti si sono uniti alla sempre più corpulenta lista di media-partners e collaboratori del nostro ufficio stampa. Vi ricordiamo infine che questo blog non si occupa solo esclusivamente degli autori del Taccuino Ufficio Stampa Bologna ma anche di tecniche di diffusione, consigli promozionali, blogging,social-media management, interviste a blogger book-blogger, autori emergenti e non, concorsi ed eventi letterari degni di nota.

Il Taccuino Ufficio Stampa

Per proporci idee, collaborazioni, libri da leggere potete scriverci al nostro indirizzo mail iltaccuinoufficiostampa@gmail.com

 

LE PROPOSTE DI SETTEMBRE. A cura del Taccuino Ufficio Stampa

zanzara muta

La zanzara muta di Gianfranco Spinazzi. La zanzara muta mette in scena un incontro/scontro tra due anziani arrabbiati con sé stessi e con la vita. Il romanzo è diviso in due parti in cui si analizzano i pensieri e i ricordi dei due protagonisti, mentre si racconta del loro improbabile rapporto nato nell’inganno e nella violenza e poi sfociato nella necessità di comprendere e di condividere. Tra piccoli e illogici squarci di vita ed elucubrazioni al limite della follia e della paranoia, Gianfranco Spinazzi riesce a regalare alla fase della senilità una prospettiva nuova, in cui si ha la sensazione che non tutto è perduto, e che il cambiamento può avvenire anche dentro chi ha troppe rughe in volto e troppi dolori nelle ossa. Un romanzo intelligente e ironico, una lucida riflessione sulla solitudine e sui dolori e rimpianti che la vecchiaia porta con sé, ma anche un’originale storia in cui a farsi protagonista è la mente con le sue molteplici e talvolta paradossali sfumature.

Titolo: La zanzara muta
Autore: Gianfranco Spinazzi
Genere: Drammatico
Casa Editrice: Tragopano Edizioni
Pagine: 169
Codice ISBN: 978-88-99396-02-2

«[…] Il tarlo cervellotico del settantenne non concedeva tregua ai dubbi e ai tormenti. La congestione di immaginario e reale affossava ogni tentativo di mediazione razionale. Quando si trattava di frenare gli ingorghi dei pensieri, era difficile per lui operare tagli e distanze, cedeva alla libertà che avrebbe dovuto conciliarlo con sé stesso».

TRAMA. Due vecchi si incontrano in un bar veneziano gestito da un nano che si veste in stile “belle époque”. Stabiliscono di incontrarsi a casa di uno dei due per approfondire il comune interesse per gli alianti, e qui, a visita avvenuta, il padrone di casa aggredisce l’invitato colpendolo alla testa. Non si tratta di un colpo mortale. I due si fronteggiano in un serrato dialogo in cui affiorano ricordi, amarezze e squarci dell’infanzia perduta. I toni sono spesso concitati ed enigmatici, soprattutto da parte del padrone di casa, un uomo incattivito dalla solitudine e preda di idiosincrasie. Nella seconda parte del romanzo si inquadra la figura dell’aggredito, con i suoi dolori e il suo bisogno di comprendere le proprie scelte di vita. E sarà proprio il confronto con questo semi sconosciuto, un confronto prima subìto e poi cercato, che porterà l’uomo a ripercorrere la propria vita, e ad analizzare la complessità della natura umana.

 Siamo solo piatti spaiati

Siamo solo piatti spaiati di Alessandro Curti. Siamo solo piatti spaiati è la storia di Davide, un giovane che si trova a fare i conti con i propri errori, lontano da casa e dalla sicurezza della famiglia. Il romanzo racconta il mondo degli adolescenti attraverso il filtro del loro sguardo fresco e onesto sul mondo, e di come sia spesso difficile per loro fidarsi e confrontarsi con gli adulti. Dopo Padri imperfetti e Mai più sole, due romanzi di Alessandro Curti che parlano della complessità del ruolo di genitori in questi tempi difficili per le relazioni umane, e Sette note per dirlo, scritto a quattro mani con Cinzia Tocci, in cui troviamo per la prima volta Davide proprio nel momento che cambierà il corso della sua vita e darà il via al quarto libro, il cerchio si chiude con Siamo solo piatti spaiati, in cui a essere analizzato è il comportamento dei figli e il loro percorso di crescita verso l’età adulta. Con gli occhi esperti di un educatore di professione, Andrea, che ritroviamo in tutti i libri di Curti, lo scrittore osserva le fragili dinamiche di relazione che il protagonista intrattiene con i suoi cari, con il mondo circostante e con se stesso.

Titolo: Siamo solo piatti spaiati
Autore: Alessandro Curti
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: C1V Edizioni
Pagine: 250
Codice ISBN: 978-8898295579

«[…] Nulla mi sembrava più lontano dalla mia vita, dal mio mondo. Ho avuto paura. Paura di perdere tutto. Di entrare in un tunnel senza ritorno. Di vivere un incubo dal quale non mi sarei mai risvegliato in un continuo loop di sofferenza. Mi sentivo pizzicare alla base del collo, come se mi avessero infilato uno spillone vudù e lo avessero lasciato lì. A marcire». 

TRAMA. Davide conduce una normale adolescenza come tanti suoi coetanei: frequenta il liceo, si diverte con gli amici e discute con i genitori, fino a quando un evento non calcolato stravolge la sua vita e lo trasporta in un mondo a lui sconosciuto. Qui incontra ragazzi molto diversi da lui e adulti di cui non si fida. Tranne Andrea, per il quale nutre una sorta di amore-odio, perché risveglia in lui riflessioni e pensieri che mai si sarebbe aspettato e che lo confondono e lo mettono in crisi. Il viaggio che intraprenderà lo cambierà in modo indelebile, restituendo al suo vecchio mondo un nuovo Davide, più consapevole di se stesso e della realtà che lo circonda.

 

Incantesimi nelle vie della memoriaIncantesimi nelle vie della memoria di Giuseppe Gallato. Incantesimi nelle vie della memoria è una originale raccolta di dieci racconti di genere fantastico. Il tema dell’onirismo e delle sue diverse manifestazioni è trattato in storie fantasy e fantascientifiche con un approccio filosofico e attento a restituire trame intriganti e ricche d’azione. Alla raccolta non manca una vena horror e una predilezione per temi inquietanti quali i condizionamenti psicologici, le incursioni dal mondo dell’aldilà e le lotte contro mostri emersi dallo stesso inconscio dei protagonisti. Giuseppe Gallato ha uno stile molto personale e complesso, e la sua prosa scorre veloce e attrae anche chi non è appassionato del genere fantasy e sci-fi, per le profonde e interessanti tematiche trattate e per le sue raffinate capacità narrative.

Titolo: Incantesimi nelle vie della memoria
Autore: Giuseppe Gallato
Genere: Raccolta di racconti
Casa Editrice: Caravaggio Editore
Pagine: 152
Codice ISBN: 978-88-95437-79-8

«[…] Siamo anime in costante divenire, fatte di sangue e memoria. Siamo un ineffabile viaggio, immerso nell’eterno Etere del tempo. Siamo il frutto delle passioni, dei desideri e delle volontà che al rintocco di ogni alba lottano contro un passato, un presente e un futuro che non ci appartengono. Siamo la mera illusione di un tempo senza tempo non estraneo alla morte, che annichilisce la dimensione dell’io, e al contempo ricrea in noi l’ambizione dell’ordine, nel suo perpetuo mutare».

TRAMA. Incantesimi nelle vie della memoria è una raccolta di racconti di genere fantasy e sci-fi che tratta del tema del sogno e del suo rapporto con la realtà materiale. I dieci racconti di cui è composta la raccolta sono ambientati in mondi immaginari e in scenari futuribili, i personaggi a volte ritornano nelle varie storie con ruoli diversi e il nucleo centrale della narrazione, l’onirismo in tutte le sue manifestazioni, è trattato prendendo spunto non solo dai generi di appartenenza ma anche dall’horror e dal noir. Il risultato è un’opera omogenea e ben articolata, in cui perdersi ed emozionarsi e anche spaventarsi. Il tutto percorso da interessanti riflessioni filosofiche che soddisfano anche i lettori più raffinati.

 

Prossimamente:

Spazio torbido libro

Il Simbolo libro

Virus Benefico Libro

 

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Le recensioni del Taccuino

La ragazza che dormì con Dio  // Far west // La bella burocrate // Suttaterra

La ragazza che dormì con Dio (titolo originale The Girl Who Slept With God)

Di Val Brelinski

Casa editrice: Nutrimenti/collana Greenwich, pp.416

Uscita: Settembre 2017

Dal sito della casa editriceCosa fai se hai quattordici anni e vivi ad Arco, nel sonnolento Idaho degli anni Settanta? Se nella tua famiglia è proibito ballare, andare al cinema o al bowling, fare il bagno con i maschi? La vita di Jory Quanbeck è così. La presenza della religione è a tal punto concreta e incombente che Dio è sempre al suo fianco, la sorveglia, la giudica, la opprime (…) Poi ci sono le sorelle, Frances e Grace. Soprattutto Grace, diciassettenne dallo sguardo e dall’animo di ferro, ritratto e immagine di Cristo. Grace, che torna da un viaggio come missionaria in Messico e annuncia, tra lo sconcerto generale, di portare in grembo il figlio di Dio (…)

Recensione:Il romanzo segue la crescita umana della protagonista, cinta dalle maglie troppo strette di un’educazione cattolica, dalla claustrofobia e ignoranza di un paesino in cui una ragazza incinta va nascosta per non destare male lingue. Jory viene trasferita con la primogenita peccatrice in un luogo lontano abbastanza per cercare di arginare i danni, in una casa ai margini del paese. Qui le due ragazze attenderanno il momento del parto, sole. Questo scollamento dalla routine quotidiana creerà in Jory un cortocircuito di nuove emozioni ed esperienze che le mostreranno un nuovo modo di vivere più libero e imperfetto.

Estratto: Una volta, quello stesso anno, sua madre l’aveva trovata seduta a terra in camera sua, si trafiggeva l’interno della guancia con uno spillo. “Jory, ma si può sapere che stai facendo?”. “Niente”, aveva risposto lei, nascondendo lo spillo sotto la gamba. “Perché ti ficchi quel coso in bocca? Rispondimi”. Jory si era passata la punta dello spillo sull’interno del ginocchio. “Devo andare dal dentista domani”, aveva risposto. “E allora?”. “Volevo sapere cosa si prova. Quando ti fanno una puntura”. Sua madre aveva posato il bucato sul suo letto. Si era rialzata con le mani sui fianchi. “Il codardo muore mille volte”, aveva detto. “Il coraggioso una volta sola”. Si era voltata ed era uscita. Jory ricordava ancora a memoria quella citazione. Muore mille volte, si diceva mentre sbirciava nervosamente la strada alla ricerca del pulmino. Mille e una. Mille e due. Qualcosa che assomigliava sospettosamente a un vecchio scuolabus giallo svoltò l’angolo in fondo alla strada e si avvicinò sbuffando. Lo stomaco di Jory si contrasse dolorosamente, come se qualcuno le avesse stretto forte una cintura sotto il cuore.

 

La bella burocrate (titolo originale The Beautiful Bureaucrat)

Di Helen Phillips

La bella burocrate

Casa Editrice: Safarà, pp.176

Uscita: settembre 2017

Dal sito della casa editrice: In un edificio privo di finestre in un remoto quartiere di un’immensa città, la nuova assunta Josephine immette una serie infinita di numeri in un programma conosciuto solo come Database. Mentre i giorni si inanellano l’uno all’altro insieme alle pile di indecifrabili documenti, Josephine sente nascere dentro di sé un’inquietudine sempre più sottile e penetrante. Dopo l’inspiegabile sparizione di suo marito, in un crescendo vertiginoso Josephine scoprirà che la sua paura, divenuta oramai terrore, era pienamente giustificata.

Recensione: La bella burocrate è un romanzo distopico, visionario, a detta di molti critici kafkiano. La scrittrice riflette su come la tecnologia ci abbia lentamente spersonalizzati e trasformati in numeri. L’ufficio claustrofobico senza finestre in cui la protagonista lavora al computer è infatti una metafora dell’esistenza da schiavi a cui la società ci ha condannati, privandoci della speranza di poter andare oltre la sola sopravvivenza. A controbilanciare l’alienazione della protagonista ci sarà la tenerezza del rapporto d’amore di Josephine col marito Joseph, uniti anche nel nome, ultimo baluardo di umanità per cui valga la pena lottare.

Estratto: La persona che la intervistò non aveva la faccia. In altre circostanze – se il mercato del lavoro non fosse stato così squallido da così tanto tempo, se l’estate non fosse stata così cupa e afosa – questo avrebbe potuto scoraggiare Josephine dall’attraversare la porta di quell’ufficio fin dal primo momento. Ma per come stavano le cose il suo primo pensiero fu: oh, perfetto, l’aspetto dell’intervistatore probabilmente ha scoraggiato gli altri candidati! L’illusione della mancanza di faccia fu, come è ovvio, quasi immediatamente spiegabile: la pelle dell’intervistatore aveva la stessa tonalità grigiastra del muro alle sue spalle, gli occhi erano oscurati da un paio di occhiali altamente riflettenti, la fluorescenza appiattiva i lineamenti assemblati sopra l’asessuato completo grigio. Tuttavia, l’impressione persisteva.

 

Far west

Di Sonia Morganti

Far west - Sonia Morganti

Casa Editrice: Leone Editore/Collana Sàtura, pp. 296

Uscita: Ottobre 2017

Dal sito della casa editrice: 2060. Dennis, un nativo americano che ha lasciato la riserva per studiare in una delle più prestigiose università del paese, sta per laurearsi in ingegneria. Ma mentre si trova alla festa di laurea del suo migliore amico Frederick, viene sorpreso da una notizia sconcertante: si è esaurito il petrolio a livello mondiale, e nessuno dei paesi civilizzati è preparato a fronteggiare l’emergenza. Dennis, prevedendo lo scatenarsi del panico, decide di tornare dalla sua famiglia nella riserva, per affrontare così le conseguenze della crisi energetica, che rendono presto le città sempre più invivibili. Maniaci assetati di potere, intrighi politici e separatisti pronti a tutto sono solo alcuni dei pericoli di questo nuovo mondo, un far west in cui la legge del più forte sembra poter soffocare persino quella, eterna, dell’amore.

Recensione: Far West racconta una storia vecchia quanto il mondo ma purtroppo anche estremamente attuale. Far West racconta la lotta per una sopravvivenza messa a rischio dai propri simili. Non da disastri ambientali, non da virus letali, non da sbarchi di extraterrestri. No, Far West è prima di tutto un racconto del tentativo di sottomissione del potente sui più deboli, in questo caso i nativi americani. Far West è anche la storia della presa di consapevolezza identitaria del protagonista, Dennis, sfuggito alla vita noiosa della riserva per andare a studiare nella grande città. Sarà nella fatica della ricostruzione post apocalissi energetica e nel tentativo di salvare coloro che ama, che Dennis capirà l’importanza delle origini e della saggezza dei nativi americani.

EstrattoQuella sera il tramonto era particolarmente intenso: il fuoco del sole morente invadeva il cielo sotto gli occhi acuti di un condor che, apparentemente immobile, fluttuava senza fatica tra le colonne oscure delle mesa. Un uomo solo, presenza incidentale in quell’armonia, fissava l’orizzonte stringendo gli occhi, accecato dalla luce e perso nei propri pensieri. Presto sarebbe scesa la notte e lui sarebbe rimasto lì a meditare. Accese un piccolo falò e si avvolse in una coperta decorata da antichi simboli del suo popolo. Sistemò un pentolino sulle pietre vicine alla fiamma per tenere in caldo la bevanda che, insieme al fuoco, sarebbe stata il suo unico conforto fino all’alba. Il vento del deserto risaliva, portato dal respiro calmo della notte imminente. L’uomo si avvicinò al crinale per cogliere l’istante in cui l’ultimo bagliore del sole si arrende all’oscurità.

Suttaterra

Di Orazio Labbate

Suttaterra

Casa Editrice: Tunuè/Collana Romanzi, pp.120

Uscita: Novembre 2017

Dal sito della casa editriceGiuseppe Buscemi, siculo americano, è rimasto vedovo a soli trent’anni. Ormai lontano dalla realtà e prossimo al suicidio, riceve una lettera da Gela, inviata proprio dalla moglie defunta, che lo invita a raggiungerla là. Stravolto dallo spavento, e tuttavia custode indefesso dell’amore verso la donna, decide di seguire quel richiamo fantasmatico. Intraprenderà così un viaggio reale e metafisico dall’America alla Sicilia del sud, attraverso tappe esistenziali che suonano come una Via Crucis e l’incontro con personaggi surreali che sembrano emergere dalle profondità di un inferno mediterraneo.

Recensione: Suttaterra è un romanzo noir con accenti gotici, che narra la ricerca di un amore impossibile, perduto per sempre. E’ la storia di un’espiazione affrontata attraverso il ricordo e la paura nata dall’abbandono di ogni certezza terrena. Il protagonista, Giuseppe, becchino di professione, riceve una lettera dalla moglie defunta, Maria Boccadifuoco, in cui gli chiede di tornare in Italia, nel luogo dove si erano amati. Da questo momento straniante ha origine un viaggio fisico e intimo del protagonista, alla ricerca del senso di una chiamata improbabile dall’aldilà.

Estratto: “Sei un vedovo”, sussurrava alla camera, tastando con le dita smagrite la tasca dei jeans. Il cielo di là dalla finestra si inscuriva, sopra i palazzi, come la fantasia di un demone addormentato. Fissò la scrivania. Tentò di sfondarla con le mani, solo per scuoiarsi ancora una volta la pelle. Lui la chiamava malinconia: era un mestiere, da quando la moglie Maria era scomparsa un anno prima. Tre corvi sbattevano contro la finestra, uno si era spaccato il becco riuscendo però a forare il vetro. L’uomo allora si avvicinò, raccolse quella polvere adamantina e tracciò un cerchio attorno al buco a mo’ di un mago. Poi alzò l’imposta, e si arrampicò fino a sedersi, rivolto verso l’esterno, sulla sporgenza di pietra del davanzale. Pioveva nella notte e l’acqua caduta dal firmamento tintinnava come i campanelli di una messa.

 a cura di Antonella Quaglia